Le 50
Sfumature di Spider78
Con le feste natalizie ormai alle spalle ci avviciniamo a un altro momento
dell’anno molto particolare, guascone e irriverente, tipico della tradizione
italiana, che ha molteplici espressioni e feste su tutto il territorio anche di
livello internazionale. Di cosa starò mai parlando ?
Del
Carnevale naturalmente !
Forse a non tutti piace questa festa, io personalmente non ne sono molto
legato, restando indifferente in ogni caso a chi lo festeggia ma apprezzando
abitudini e riti ove viene celebrato nel segno della storia e della tradizione
con una strizzata d’occhio ai giorni nostri.
Se ce una cosa però che contraddistingue questo particolare periodo,
calcisticamente parlando, ed è una vera tradizione italiana, è la Viareggio
Cup, più nota e celebrata Coppa Carnevale.
E’ un torneo giovanile di età non superiore ai diciannove anni, istituito nel
lontano 1949, come tutti saprete, aperto a squadre italiane ed internazionali
con un minimo di sedici squadre partecipanti, di cui una prima fase a gironi e
una seconda a eliminazione diretta con gara unica giocata su tutto il
territorio della Toscana fino all’ultimo lunedì del Carnevale. Oltre a queste
informazioni generiche posso dire che questo torneo ha sempre rappresentato per
le squadre una vetrina per i giocatori che si affacciano sul mondo
professionistico. In un tempo in cui i computer, i procuratori e internet non
la facevano da padroni, ma alla buona si aveva a disposizione qualche cassetta
e stiamo parlando solo di un passato recente, anche se tale non sembra, gli osservatori
dei club sfruttavano questo momento per vedere all’opera giovani calciatori e
futuri campioni. Oggi le cose sono un po’ cambiate riguardo agli strumenti a
disposizione per visionare un giocatore ma osservarli dal vero per una partita
che conta ha sempre il suo valore e il suo significato. C’è infatti un premio
sempre creato dal 2009 per i migliori giocatori del torneo chiamato “golden
boy”, citando chissà poi quale giocatore…
Ora immagino siamo cresciuti un po’ tutti, almeno credo… e tra una cosa e l’altra
non possiamo più seguire le partite in diretta che si giocano esclusivamente in
orario diurno, ma al massimo ne seguiamo le vicende sui quotidiani e sulle
strisce informative sui canali sportivi, magari seguendo proprio la nostra
squadra del cuore…
Quando
abbiamo imparato però a conoscere questo importante torneo patrocinato da tutti
gli organi sportivi, dal C.O.N.I. alla F.G.C.I. sino alla F.I.F.A. ?
E come ce lo ricordiamo e ne conserviamo memoria noi appassionati sportivi e
tifosi di calcio ?
Questo proprio non lo so, ma vi posso aiutare a fare un tuffo nel passato e
provare a rievocare le vostre esperienze di questo meraviglioso e storico
torneo attraverso la mia ! Magari può esservi utile…magari !
A tal proposito mi ricordo che ero un bambino e avevo già ricevuto come regalo
il gioco del subbuteo da mio zio, che a sua volta, ai suoi tempi aveva provato
a giocarci insieme a biglie e soldatini e immagino ne conservasse un buon
ricordo e ne subisse ancora un certo fascino!
Ero piccolo, ma chiaramente andavo già a scuola e purtroppo non ricordo l’età.
Avevo i pomeriggi liberi per fare compiti, giocare da solo o in compagnia e
chissà cos’altro. Ricordo chiaramente che avendo il subbuteo, iniziavo a
sperimentarlo, si dico bene, a sperimentarlo…da solo nella mia cameretta,
stendendo il campo verde su un morbido tappeto facendolo ben aderire, creando,
con un lavoro di fantasia, un effetto terra molto realistico, come se fossi
cosciente della natura dei fondi di gioco e allo stesso tempo molto comodo, chiaramente
a gattoni…
Accendevo la tv rigorosamente 14 pollici e purtroppo, nonostante i tempi,
ancora in bianco e nero e senza telecomando. Sembrerà uno scherzo, ma non mi
sono mai dispiaciuto così tanto di non avere la tv a colori, se non guardando
le partite in tv (a proposito… che tirchi e insensibili i miei pensavo o forse
credo ancora ) non solo per apprezzare le divise da gioco ma per riconoscerne i
giocatori durante lo sviluppo dell’azione per i contrasti cromatici che
risultavano per l’appunto in Bianco e Nero !
Ma con a disposizione un campo subbuteo, due squadre, due porte una pallina e
la tv accesa, scoprii, proprio di questi tempi, un torneo giovanile, dove
c’erano un sacco di squadre, e io chiaramente tifavo per quelle italiane . Ma
fra un colpo a punta di dito e un’azione che prendeva forma ed un’altra in tv
descritta magistralmente, mi perdevo, non sapendo quale delle due avesse la
precedenza. A volte mi fermavo, mi avvicinavo al televisore e seguivo la
punizione o la replica del gol per apprezzarne e seguirne la fattura, a volte
continuavo l’azione sul tappeto verde per la dinamica accattivante che le
potevo attribuire. Di sicuro quelle partite non sono mai finite, o sono state
ripetute oppure sospese per un gol del Torino o di un centravanti di una
squadra argentina, ma è questo il mio vivido e indelebile ricordo del Torneo di
Viareggio, o Coppa Carnevale che dir si voglia. E un senso di indescrivibile
emozione ed orgoglio quando a vincere era una squadra italiana.
E ora che sto riscoprendo insieme a tanta gente la magia del Subbuteo, ho
voglia di rivivere anche questo torneo, almeno per un po’. Non so se per voi è
stato amore a prima vista oppure una storia di un pomeriggio e via per questo
torneo, che di sicuro avrete imparato a conoscere anche voi da piccoli quando
ancora si andava a scuola e quale ricordo ne conservate, ma spero proprio di
avervi aiutato a tornare indietro nel tempo e a ricordare e vivere vecchi e
nuovi sentimenti… Amici Miei !